Il mio libro Me lo dai un bacio?

Ecco la scheda del mio libro
Me lo dai un bacio?...clicca qui

lunedì 8 dicembre 2014

Only the lonely di Roy Orbison

Ecco il video di una canzone del bravo e sfortunato cantante Roy Orbison. La canzone è citata nel mio libro Bourbon & Viagra e tratta bene un aspetto del carattere del protagonista.
A pag 12 del romanzo scrivo:
Noi cantanti country abbiamo delle costanti: veniamo tutti da famiglie povere e piene di figli e poi abbiamo un debole per l’alcool. Spesso ci sposiamo delle colleghe o donne che stanno nel giro. Questo è un altro motivo di casini. Non si può avere attaccate al culo le mogli. In turnè bisogna essere soli. Non si sa mai cosa ti capita... intendo avventure sessuali. Eppoi lo cantava bene Roy Orbison: only the lonely, know this feeling aint right, solo i solitari conoscono i sentimenti giusti, sanno quello che sentono; solo i solitari possono capire molte cose.

Dum-dum-dum dummy-doo-wah
Ooh yay, yay, yay,
sì, solo chi è solo, solo il solitario
Solo il solitario -conosce il modo in cui mi sento stasera
(Ooh yay, yay, yay, yeah)
Solo il solitario - conosce questo sentimento non giusto

Da qui va via la mia Baby (pum pum pum pum)
Ci va il mio cuore (pum pum pum pum)
Se ne sono andati per sempre (pum pum pum pum)
Così distanti (pum pum pum pum)
Ma solo il solitario sa perché, piango.

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Dum-dum-dum dummy-doo-wah
Ooh yay, yay, yay,
Only the lonely, only the lonely Only the lonely Know the way I feel tonight
(Ooh yay, yay, yay, yeah)
Only the lonely Know this feeling ain't right

There goes my baby (pum pum pum pum)
There goes my heart (pum pum pum pum)
They're gone forever (pum pum pum pum)
So far apart (pum pum pum pum)
But only the lonely Know why I cry

lunedì 3 novembre 2014

Dolly Parton, un'altra Regina del Country, citata nel mio libro

Nel libro Bourbon&Viagra cito Dolly Parton, ovvero Dolores Rebecca Parton (Sevierville, 19 gennaio 1946): questa cantante che in decenni di carriera si è guadagnata l'appellativo di Regina della musica country, viene ricordata per la sua esuberanza...per il suo procace seno di cui va orgogliosa.
Martin Hedger ci fa un pensiero sopra: fare un duetto con lei...lei che ne ha fatti molti con Kenny Rogers.

A pag. 20 il romanzo dice:

Lei è Norma. Lei è una bellona con delle grandi tette che ricordano quelle della collega Dolly Parton. Una volta la Parton l’incontrai, suonammo anche alcuni pezzi insieme. Simpatica Dolly Parton. Le sue tette me lo fecero rizzare. A dire il vero mi feci anche una sega in suo onore. Lei era piena di impegni e rifiutò il mio invito. Mi disse che sarebbe stata disponibile per un’altra volta. Di altre volte non ce ne furono. I suoi tour erano molto più ampi dei miei. Lei arrivava a Los Angeles, Hollywood, Santa Monica, New Messico... io ero più campagnolo, ruspante.

Dolly Parton è famosa anche per i suoi numerosi interventi di chirurgia plastica che la caratterizzano nel suo tratto sexy e appariscente.
Fra i suoi brani musicali più celebri si possono citare I Will Always Love You (la colonna sonora di Titanic, di cui Whitney Houston ha realizzato una reinterpretazione che è stata fra i singoli di maggior successo della storia della musica pop).
Ecco un video in duetto con Kenny Rogers:

martedì 21 ottobre 2014

Sylvia's mother - Canzone d'altri tempi

Del gruppo Dr. Hook & the Medicine Show di cui avevo segnalato qualche post fa la canzone Baby Makes Her Blue Jeans Talk - La baby che fa parlare i suoi blu jeans- segnalo ora la canzone che racchiude musicalmente, gusti e costumi dell'epoca anni '70 - Sylvia's mother
Sono gli anni dei successi musicali anche di Martin Hedger: il protagonista del libro Bourbon & Viagra.
la canzone parla di un ragazzo che telefona a Silvia la sua ragazza e gli risponde invece la madre.
Anche questo un segno dei tempi: non esistevano negli anni '70 i cellulari e quindi succedeva spesso che a rispondere al telefono erano i genitori. La canzone racconta la risposta della madre di Silvia.

Sylvia's mother says Sylvia's busy, too busy to come to the phone
Sylvia's mother says Sylvia's tryin' to start a new life of her own
Sylvia's mother says Sylvia's happy so why don't you leave her alone
And the operator says forty cents more for the next three minutes
Please Mrs. Avery, I just gotta talk to her,
I'll only keep her a while
Please Mrs. Avery, I just wanna tell her goodbye...

La madre di Sylvia Sylvia dice che lei è occupata, troppo occupata per venire al telefono
La madre di Sylvia dice che Sylvia sta per iniziare una nuova vita tutta sua
La madre di Sylvia dice che Sylvia è felice così di lasciarla sola
E l'operatore dice quaranta centesimi in più per i prossimi tre minuti
prego signora Avery, io devo giusto parlare con lei,
Io voglio tenerla solo un po'
prego signora Avery, voglio solo dirle addio...

e così la canzone continua come una preghiera.
Da notare l'abbigliamento con le acconciature dell'epoca. Perfette.
Qui il video:

domenica 19 ottobre 2014

Bukowski su Bukowski

Tra i vari commenti al mio libro, Bourbon & Viagra, c'è chi ha intravisto nella storia raccontata, un richiamo allo stile di Henry Charles Bukowski (Andernach, 16 agosto 1920 – San Pedro, 9 marzo 1994). Questo dovrebbe essere un complimento. Grazie. Ma non credo di avere affinità allo stile del grande poeta e scrittore; certo che Bukowski (con il suo alter ego Chinaski) ha reso letteraria la merda: con lui la poetica ha avuto una svolta ed è stata capace di raccontare una realtà dura e senza eufemismi.
Nel mio libro ci sono riferimenti alla fissazione sessuale e alla voglia di trasgressione, ma tutto poi è frutto di fantasia. Quello che racconta Bukowski è invece calato fortemente nel suo vissuto, nella sua biografia, e la capacità di dare uno stile, una impronta letteraria originale, è la sua proprietà.
Un critico ha descritto i suoi libri come “una pittura dettagliata di certe fantasie maschili tabù: lo scapolo disinibito, solitario, antisociale, e totalmente libero”; ecco forse Martin Hedger -il personaggio del mio libro è questo. Bukowski a quell'immagine tentò di conformarsi con occasionali letture pubbliche di poesia in cui si comportava da pazzo, e con un modo di fare scandaloso alle feste.

In questi giorni sto leggendo il libro di Bukowski: Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze. Questo libro è una raccolta di molti suoi racconti e saggi. A pagina 100, Bukowski recensisce se stesso in occasione dell'uscita del suo libro 'Taccuino di un vecchio sporcaccione':

''Bukowski su Bukowski:Ho bevuto con un amico l’altra sera che ha detto, o forse sono stato io a dirlo: “È praticamente impossibile non apprezzare la puzza della propria merda”. Abbiamo parlato di quando abbassiamo lo sguardo per fissare gli stronzi dopo averli prodotti e ci sentiamo, in qualche modo, molto orgogliosi del risultato.
Ora, un esordio simile darà agli scocciatori, ai membri avvelenati dei circoli, a quelli che gravitano intorno alle università tutto ciò di cui hanno bisogno, così glielo servo in anticipo; in questo modo sono già foraggiati. Scrolliamoci di dosso le sanguisughe così possiamo parlare seriamente. Ho già avuto abbastanza incubi relativi a Creeley e all’università da bastarmi per quarantaquattro vite e altrettanti sonni.
Benissimo. Kirby mi ha spedito un paio di copie in anteprima. Quindi ritiri tutto direttamente dalla cassetta delle lettere e lo guardi.
Poi vai a letto – mi piacciono i letti, credo che il letto sia l’invenzione più grande dell’Uomo – quasi tutti siamo nati lì, si muore lì, si scopa lì, si sborra lì, si sogna lì...
Sono un po’ burbero e dissacratore, quindi mi sono rigirato a fatica nelle mie lenzuola sborrate, da solo, aspettandomi che Kirby e la Essex House togliessero le parti migliori, non che fossi prevenuto verso Kirby e la Essex House; stavo solo parlando della mia esperienza personale con il mondo – amico, gli ho dato una scorsa veloce e avevano lasciato tutto – le sfuriate, le parti letterarie, quelle non letterarie, il sesso, il non sesso, tutto l’intero pacchetto di urla indecorose e di esperienze autentiche.
Che onore.
Mi piace l’onore. Ed era tenuto insieme da una copertina pulita e immacolata. Taccuino di un vecchio sporcaccione, 0115.
Sono andato a letto e ho letto i miei racconti se così si possono chiamare e mi sono piaciuti. Di solito quando scrivo una poesia e poi la rileggo, la sensazione che ne traggo è di nausea e di spreco. E c’è gente che recita i miei versi, giuro è vero, quelli delle poesie passate e non so mai di che cazzo stanno parlando. È come quando in pieno doposbronza mi dicono: “Hai scacciato ventitré persone da casa mia e poi hai cercato di scoparti mia moglie”.
Sapete, sembra un mucchio di stronzate.
Ma i racconti, mentre me ne stavo coricato, mi sono piaciuti abbastanza. Una cosa disgustosa da dire, vero?
Suppongo sia stata la raccolta delle esperienze racchiusa segretamente tra le copertine che mi ha inchiappettato. Leggendo della mia esistenza – dei giorni, delle notti della mia vita mi sono domandato come diavolo ho fatto a essere ancora vivo e ad andarmene in giro tranquillo fino adesso?
Quante volte un uomo può essere travolto dalla trebbiatrice e mantenere sempre lo stesso sangue freddo, il sole dell’estate dentro la testa? Quante brutte prigioni, quante brutte donne, quanti svariati tipi di cancro, quante ruote forate, quanti di questi o di quelli o di che cosa o che cosa o che cosa?... Vi assicuro, ho letto i miei racconti con slancio fantastico, dimenticandomi di chi ero, quasi quasi, e ho pensato: Cazzo, questo figlio di puttana sa scrivere sul serio.
Mi ricordo di altri scrittori. Sono stato molto scoraggiato da Çechov, G.B. Shaw, Ibsen, Irwin Shaw, Gogol, Tolstoj, Balzac, Shakespeare, Ezra Pound e compagnia bella. Sembrava che loro, tutti quanti, mettessero la forma letteraria al primo posto rispetto all’attualità e alla vita vissuta in sé. In altre parole, o forse più chiaramente, ciascuno di questi uomini era d’accordo che la vita in sé poteva essere infernale, ma che era giusto così fintanto che riuscivano a sopravvivere e a descriverla con il loro stile letterario speciale. Il che va bene. Se ti piace giocare ai giochetti.
E io penso che adesso i professori stanno che anche gli studenti sono stufi di questi giochetti.
Comunque, torniamo al Taccuino di un vecchio sporcaccione.
Rileggendo tutto, racconti veri e di fantasia, li ho trovati una meraviglia e pieni di fuoco. Ho pensato: Cristo, è dai tempi di Pirandello che non c’era uno scrittore di racconti così. Quantomeno da allora.
È una puttanata dirlo, ma credo che questo libro valga la pena di essere letto. E che le bibliotecarie vergini, non ancora nate tra duecento anni, accorreranno con le loro mutandone fiorate, ne riconosceranno la potenza, molto dopo che il mio stolto cranio sarà diventato un parco giochi merdoso per vermi subnormali, citelli e altre creature del sottosuolo.
Oh, un’ultima cosa.
Fra dieci anni i vostri 1.95 $ a copia varranno 25$. E se vivrete abbastanza a lungo e la Bomba non spazzerà via tutto, potrete pagarvi l’affitto di un mese con il libro.
Fino ad allora leggetelo a più non posso e gozzovigliate e riproducetevi finché potete.

domenica 5 ottobre 2014

Johnny Cash e Bob Dylan in sala registrazioni per 11 duetti da brivido

Segnalo ai lettori di questo blog una registrazione speciale: una perla della produzione CBS -Columbia Studio- di Nashville del 1969: Johnny Cash e Bob Dylan in Studio Outtakes; ovvero registrazioni in studio ad alta fedeltà in quad band.
Quando Cash e Dylan si incontrarono al Newport Folk Festival del 1964, Cash ha dato Dylan sua chitarra come un gesto di rispetto e ammirazione. Cinque anni più tardi, quando Dylan era a Nashville per registrare il suo nono album in studio, Cash stava registrando in uno studio accanto. Così hanno deciso di scendere in sala registrazione insieme e il 17 e 18 febbraio del 1969 hanno registrato undici duetti.

Good Old Mountain Dew
I Still Miss Someone
Careless Love
Matchbox
Big River
That's Allright Mama
I Walk The Line
You Are My Sunshine
Ring Of Fire
Guess Things Happen That Way
"T" For Texas

E' possibile ascoltare tutta l'incisione fatta su youtube.com

Con l'ascolto dei vari successi di musica country si può comprendere quanta influenza abbia avuto questo genere nel panorama musicale statunitense e mondiale.

Nel libro Bourbon & Viagra ci sono citate molte canzoni e Bob Dylan è più volte nominato. Momenti di atmosfere musicali che segnano un'epoca irripetibile.

martedì 16 settembre 2014

Una nuova qualità del Viagra...

Scoperta un'altra qualità del sildenafil, il componente del Viagra.
Il medico della squadra di calcio argentina il San Lorenzo de Almagro, formazione cui tifa Papa Francesco, ha detto che l'effetto vasodilatatore del Viagra è benefico per giocare partite ad alta quota e soprattutto non è un doping.
Infatti è stato utilizzato il Viagra per far giocare la semifinale di ritorno del torneo di Libertadores a La Paz in Bolivia.
Partita che nonostante il Viagra è stata persa a La Paz per 1 a 0...però il torneo con la relativa Copa Bridgestone Libertadores de América 2014 è stato vinto dal San Lorenzo de Almagro.
Il San Lorenzo lo aveva già sperimentato in Ecuador, contro l'Independiente del Valle, nella fase a gironi della Champions League sudamericana. Giocare a 3.600 metri di altitudine ha i suoi inconvenienti ma con l'aiuto del Viagra, si possono risolvere i problemi.
Quindi il Viagra non solo risolve i problemi erettili ma anche di respirazione...mitiga quindi gli effetti dell'altura essendo un vasodilatatore. Nello specifico, non produce alcuna eccitazione sessuale dal momento che l'organismo è intelligente e l'effetto vasodilatatore va dove è più necessario, in questo caso nei polmoni.

mercoledì 10 settembre 2014

Barbra Streisand e il suo nuovo album Partners

Video promo dell'album Partners

Una raccolta di duetti imperdibili. Per chi ama la musica ecco Partners una serie di canzoni celebri che vengono reinterpretate da Barbra Streisand con i cantanti che le hanno rese celebri.
Ad esempio la canzone di Billy Joel "New York State of Mind"- diventata una delle canzoni più durature della sua incredibile carriera- è in procinto di ottenere un aggiornamento tramite il duetto di "Piano Man" con Barbra Streisand, grazie a questo suo nuovo nuovo album: Partners
Billy Joel è solo uno dei collaboratori di Barbra Streisand, infatti l'album Partners include altri artisti come Stevie Wonder , John Mayer , Babyface , Blake Shelton e John Legend, compreso un virtuale Elvis Presley .
Qui c'è un video

Ecco la tracklist delle canzoni dell'album Partners che uscirà il 16 settembre di quest'anno:
1 It Had To Be You con Michael Bublé 
2. Persone con Stevie Wonder 
3 Come Rain Or Come Shine con John Mayer 
4. Evergreen con Babyface 
5. New York State Of Mind con Billy Joel 
6. vorrei It To Be You con Blake Shelton 
7 The Way We Were con Lionel Richie 
8 I Still Can See Your Face con Andrea Bocelli 
9 Come è profondo il mare con Jason Gould 
10 Che tipo di Fool con John Legend 
11 Da qualche parte con Josh Groban 
12 Love Me Tender di Elvis Presley

Ricordo che Barbra Streisand è una passione per l'interprete del mio libro Martin Hedger.

lunedì 1 settembre 2014

Big Babies (perchè non riusciamo a crescere)

Big Babies ovvero Bamboccioni è il titolo di un libro di Michael Bywater edito da Verlag nel 2008 e che ora inserisco nel blog per il tema trattato, che riporta per certi versi al protagonista del mio libro Bourbon & Viagra. Infatti Martin Hedger non è mai cresciuto veramente.
Il titolo completo del libro è: Big Babies (perchè non riusciamo a crescere) e nella presentazione si dice: Avete mai avuto la sensazione che stiamo buttando via duemilacinquecento anni di civiltà occidentale? Avete mai avuto la sensazione che la nostra cultura stia diventando sempre più infantile? Vagabondando con verve spietata fra la Casa Bianca e Buckingham Palace, MTV e BBC, multinazionali e spam del Viagra, pubblicità, musica, politica, industria della salute, educazione, religione, sport e editoria, Michael Bywater ci mostra come in quasi tutti i settori della nostra vita, ci stiamo trasformando, inesorabilmente. in Big Babies, Bambini Cresciuti, spinti e trattenuti verso un eterno infantilismo che si rispecchia insopprimibile in tutti i settori della nostra società.
Questo tema è stato trattato da un romanzo, anzi due, dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie con il personaggio di Peter Pan: l'eterno bambino che vola con la fantasia e si pensa un uccellino capace di combattere corsari in isole inesistenti.

Ora con l'analisi di Michael Bywater troviamo che bambini che non vogliono crescere salgono in maniera esponenziale con la civiltà odierna.
L'autore afferma che in sostanza i nostri appetiti e passioni spesso prendono il sopravvento rendendo la nostra vita frammentata e solitaria. In questa condizione di solitudine il bisogno di distrarci sale facendoci prede di consigli pubblicitari che arrivano da varie parti: televisioni, riviste, siti web, supplementi quotidiani ecc. Oggi abbiamo anche i consulenti della salute e personal trainer che ci informano sul nostro stile di vita...
In breve pare che non siamo più autonomi: la prerogativa dell'essere adulti.
Per Michael Bywater oggi si crede a quanto si dice circa la nostra infelicità. Siamo infelici perchè non abbiamo quel tipo di casa, di mobili, di auto, non facciamo quel tale tipo di vacanza, non mangiamo quel tipo di verdure, non svolgiamo certe attività sessuali...un mondo di finzioni.
Infatti oggi si sostiene che non è mai troppo tardi per lasciare la vecchia moglie e trovarne una nuova; non è mai troppo tardi per fare il gol, raggiungere i pettorali o le cosce giuste. Non è mai troppo tardi per raggiungere il cazzo perfetto, ottenere l'orgasmo perfetto, la casa perfetta, la vacanza perfetta e guidare la macchina perfetta.
Ma il corpo decade e con il tempo ineluttabilmente non si può glissare sui reumatismi, gli scricchioli, i dolori e le flaccidità. Solo l'infantilismo offre l'illusione perenne che tutto continui bene verso le aspirazioni.
Dovremo allora riconquistare la nostra capacità di discernimento, di scelte, di giudizio, di critica, di responsabilità. Cosa difficile e senz'altro disagevole. Se tutti volessimo crescere guarderemmo con attenzione i nostri costumi, la nostra mente e insieme cresceremmo tutti.

Titolo: Big babies (perché non riusciamo a crescere?)
Autore: Bywater Michael
Prezzo: € 17,50 - 218 p., brossura
edizione: Excelsior 1881 (collana Demarcazioni)2008
Traduttore Paracchini F.

mercoledì 20 agosto 2014

St Louis...è nel mio libro

Nel mio libro parlo di St Louis nel Missouri, che in questi giorni è nella cronaca mondiale per l'assassinio di un ragazzo di colore - il18enne afroamericano Michael Brown -da parte della polizia locale e poi seguito da un altro ragazzo nero ucciso nel giro di pochi giorni.
Ora tutta la cittadina, specie il quartiere di Ferguson, è devastato da una rivolta di neri contro la polizia.
Chi ha ucciso è stato un poliziotto bianco e in una città dove la crisi ha colpito soprattutto la popolazione negra questo ha fatto acutizzare la rivolta.

Ci sono molte descrizioni di questa cittadina che io a pagina 19 illustro così:

A St Louis nel Missouri, 124 chilometri, 85 miglia da casa mia, troverò invece l’Atomic Cowboy. Un locale dove oltre alle specialità texane e messicane sarà facile trovare compagnia femminile. Tieni duro Martin!
St Louis è una cittadina vivace, più di Columbia. È la città di Chuck Berry che suona ancora, ogni giovedì, al Blueberry Hill. Anch’io ho suonato lì qualche volta e con mio grande piacere, c’era ad ascoltarmi Chuck Berry.
Una tappa che faccio sempre volentieri a St Louis è per bere la Budweiser, una birra prodotta lì e che si sostiene sia la miglior birra del mondo. Una birra che è prodotta fin dal 1852 a un barile per volta. Un’altra ragione è mangiare i gelati di Ted Drewes. Sulla vecchia Route 66, che scorre appena fuori St Louis, amo sempre fermarmi a prendere un gelato da Ted. Voglio aggiungere un’altra cosa: a St Louis, secondo me, ci sono i migliori ristoranti italiani degli USA. Nel quartiere di The Hill, c’è una comunità italiana che gestisce numerosi locali dove si possono gustare i piatti tipici italiani. Io vado spesso da Zia’s e Guido’s...
Lo saprà Maryann? Qui trovo tutto. Anche pezzi d’Italia.

St Louis sarà protagonista anche in altre parti del romanzo Bourbon & Viagra e soprattutto nella situazione topica della storia che non rivelo.

domenica 10 agosto 2014

Barzelletta con il Viagra:

da Cocofonico il mensile di Cacoweb
Due vecchietti ricoverati in un ospizio decidono di fare uno scherzo ad un loro amico anch’esso ricoverato.
Dice uno: “Gli mettiamo una pastiglia di Viagra nel brodo e poi vediamo cosa succede”. Detto fatto. All’ora di cena si presenta a tavola il terzo pensionato, vittima dello scherzo, che incomincia a mangiare il suo “brodo speciale”.
Dopo qualche minuto si alza e dice: “Scusate, ma devo proprio andare a fare pipì!”. Si allontana in direzione della toilette e dopo qualche minuto torna con i pantaloni inzuppati di urina. I due pensionati rimasti a tavola, guardando lo esterrefatti, gli domandano: “Ma che è successo?”.
Il terzo pensionato, con aria candida risponde: “Non lo so, dovevo fare pipì, ho aperto la lampo, l’ho tirato fuori per far pipì, l’ho guardato attentamente...ma visto che non era il mio l'ho rimesso a posto.

Altro ospizio altra barzelletta:
Sempre in un ospizio, un vecchietto si avvicina a una vecchietta:
- "Guarda qui, Maria, che roba!" - dice l'anziano alla donna, mostrando una protuberanza sotto i pantaloni.
L'anziana, un po' titubante, ma anche un po' divertita, tocca l'uomo sulla patta:
- "Santo cielo, Armando, ma è durissimo! Cos'è, il Viagra?"
- "Si, il tubetto!"

Questa volta si cambia...vecchietto
Un vecchietto saputo del Viagra, si fa prescrivere una ricetta dal proprio medico, ma si vergogna di andare in farmacia, così si rivolge al suo piccolo nipotino Antonio:
"Per favore Antonio, vai in farmacia con questa ricetta e prendimi la medicina, poi domani, quando ti sveglierai troverai sotto il cuscino 10 Euro.
Il nipote coscienzioso porta a termine il compito affidatogli dal nonno. Il giorno dopo svegliandosi, trova sotto il cuscino 100 Euro, di filato corre dal nonno:
"Nonno, nonno, ti sei sbagliato! Ho trovato 100Euro, non 10!"
"No, no, caro nipotino, non mi sono sbagliato, io ho messo 10 Euro, gli altri 90 Euro li ha messe la nonna!"

venerdì 1 agosto 2014

Baby Makes Her Blue Jeans Talk dei Dr. Hook And The Medicine Show

Ho trovato una canzone interpretata dai Dr. Hook & the Medicine Show che è divertente e incarna lo spirito godereccio di questo blog:
Baby Makes Her Blue Jeans Talk - La baby che fa parlare i suoi blu jeans
Questa band che suona un country pop accattivante ha avuto un buon successo negli anni '70 e primi '80.
Inizialmente questo gruppo si esibiva con il nome The Papers chocolat, ma presto divenne conosciuto come Dr. Hook & Medicine Show.
Il nome del gruppo musicale nasce con l'accostamento di Dr. Hook And The Medicine Show per due ragioni: in primo luogo Ray Sawyer aveva perso un occhio in un incidente automobilistico in precedenza e indossava una benda sull'occhio. Capitan Uncino, dal libro JM Barrie "Peter Pan", indossava anche una benda sull'occhio. Questa è stata l'ispirazione per il nome Hook.
La seconda ragione derivava da un segno dei tempi; le droghe erano un argomento importante. Da qui il riferimento medico.

Il testo della canzone, Baby Makes Her Blue Jeans Talk, recita:

Night falls on the city, baby feels the beat

Slick and sexy angel of the street

The queen of all the night birds watch her when she walks

She don't say nothing but, baby makes her blue jeans talk



Baby makes her blue jeans, yes she makes her blue jeans talk

Baby makes her blue jeans, yes she makes her blue jeans talk

You know what she's thinking about and it turns you inside out

She don't say nothing but, baby makes her blue jeans talk

La notte cala sulla città, e la baby sente il battito

Slick è l'angelo sexy della strada

La regina di tutti gli uccelli notturni la guardano mentre cammina

Lei non dice nulla ma, baby fa parlare i suoi blue jeans

Baby e i suoi blue jeans, sì, lei fa parlare i suoi blue jeans

Baby e i suoi blue jeans, sì, lei fa parlare i suoi blue jeans
Sai cosa sta pensando e si trasforma dentro e fuori

Lei non dice nulla, ma, baby fa parlare i suoi blue jeans

Ecco il video:

domenica 20 luglio 2014

Man in black di Johnny Cash

Nel film Killing Season -Stagione per uccidere - i due protagonisti, Robert De Niro e John Travolta per la prima volta insieme, condividono alcune cose: il gusto per il tiro con l'arco, una canzone di Johnny Cash e l'amaro Jagermeister.
De Niro, che interpreta un colonnello statunitense, e Travolta un membro del famigerato corpo serbo degli Scorpions, ad un certo punto cantano insieme Man in Black di Johnny Cash. Questo passaggio è il preludio ad un film violento che forse avrebbe girato meglio Tarantino. Il duello tra i due protagonisti con Travolta nei panni di un criminale serbo e De Niro il reduce sconvolto dalla guerra serba è tutto un dejavù.
Il film non è certo nello spirito di questo blog, ma lo prendo come un momento per ricordare una canzone di Johnny Cash.
Egli fu definito "The Man in Black" per le sua preferenza per gli abiti neri, e da ciò il titolo di un suo album e della sua prima autobiografia.
La canzone recita:

Well, you wonder why I always dress in black,
Why you never see bright colors on my back,
And why does my appearance seem to have a somber tone.
Well, there's a reason for the things that I have on.
Beh, ti chiedi perché mi vesto sempre di nero,
  Perché non si vede mai colori brillanti sulla schiena,
  E perché il mio aspetto sembra avere un tono cupo.
  Beh, c'è una ragione per le cose che ho su.
I wear the black for the poor and the beaten down,
Livin' in the hopeless, hungry side of town,
I wear it for the prisoner who has long paid for his crime,
But is there because he's a victim of the times.
Indosso il nero per i poveri e gli abbattuti, 
chi vive nella speranza e nella parte affamata della città,
  Lo indosso per il prigioniero che ha a lungo pagato per il suo delitto,
  Ma è lì perché lui è una vittima dei tempi.
  I wear the black for those who never read,
Or listened to the words that Jesus said,
About the road to happiness through love and charity,
Why, you'd think He's talking straight to you and me.
Indosso il nero per chi non ha mai letto,
O ascoltato le parole che Gesù disse,
Circa la strada della felicità attraverso l'amore e la carità,
Perché, si potrebbe pensare sta parlando direttamente a voi e me.

Ecco il video:

P.S. il film Killing Season non è ancora uscito in Italia. Lo troverete in streaming QUI

domenica 13 luglio 2014

Viva le mele

In attesa di un Viagra per accendere il desiderio nelle donne, ecco che uno studio realizzato a Trento, presso l'Ospedale Santa Chiara,- pubblicato sull'autorevole rivista scientifica Archives of gynecology and obstetrics- che ha stabilito come basti una cesta di mele.
Analizzando le abitudini sessuali di oltre 700 donne di età compresa tra i 18 e i 43 anni si è scoperto che per riaccendere la voglia di intimità bastano le mele.
I ricercatori trentini entrando nel dettaglio hanno trovato il segreto contenuto nella Floridazina, una sostanza che si trova nelle mele e che in un certo senso simula l'estradiolo, un ormone femminile fondamentale nell'eccitazione sessuale. Le donne che mangiavano le mele avevano una vita sessuale più soddisfacente.
Sarà per questo che, secondo la Bibbia, Eva ha invitato Adamo a mangiare la mela? Questo per una ricerca non della conoscenza ma del desiderio?
In fondo le due cose si compendiano: desiderio e conoscenza sono le due componenti dell'Eros.
Ancora una volta sembra di scoprire cose in fondo risapute. Ancora una volta è questione di ormoni.

domenica 6 luglio 2014

Il genere country per gli USA non è mai finito

Leggo su una rivista di musica che 'In questo periodo sta salendo alla ribalta Miranda Lambert, la prima artista country nella storia a guadagnare la copertina di Rolling Stone, che oltreoceano corrisponde alla definitiva consacrazione.
Miranda Lambert ha lavorato duro per arrivare così in alto e ascoltarla in “Platinum”, il suo nuovo disco solista, è un piacere: vero contemporary country, con tutta l’energia e l’incisività delle migliori produzioni, sempre più lontane dai cantilenanti languori d’una volta, quelli d’una Dolly Parton o d’una Tammy Wynette, della ragazza romantica puntualmente accannata dall’uomo che ama, ma pronta a perdonarlo quando all’alba tornerà a casa ubriaco'.
A questo punto possiamo ascoltarla e vederla in questo video:

In questo video sembra fatto apposta per il titolo del mio libro: Bourbon & Viagra; c'è il bourbon trangugiato a volontà e il blu azzurro (colore della pillola di Viagra) del vestito e delle luci di fondo.
Il country, come genere musicale, non è mai finito e come sostengo nel libro tutta la musica statunitense l'ha attraversato. Ora con nuovi artisti c'è da pensare che riprenda un nuovo sussulto...però le stelle polari rimangono sempre i 'vecchi', citati nel mio libro.
In questo altro video -sotto- tratto dal suo ultimo successo Platinum, non a caso c'è il richiamo all'antico, al vecchio come quello che esce dal baule in soffitta, dal camioncino, dalla polaroid, dalla terra ecc...

Allora per il country si può dire: Avanti così.

martedì 1 luglio 2014

Release me di Freddy Fender

Nel mio libro Bourbon & Viagra sono citate 40 canzoni. Una di queste è Release me cantata da Freddy Fender, un cantante amato dal protagonista del libro: Martin Hedger.
Questa canzone diverrà un successo mondiale di Engelbert Humperdinck.
Qui sotto ne potrete sentire una versione nello stile che caratterizza Freddy Fender, con la sua carezzevole voce, il TEXMEX: un intercalare di versi in inglese e spagnolo (messicano).

Nel libro Martin Hedger crede di incontrare Freddy Fender in un locale...invece si trattava di Ron Jeremy un attore porno molto somigliante al cantante.

sabato 28 giugno 2014

Bourbon & Qualcosa...

Per la serie Bourbon & Qualcosa segnalo il sito web: Bourbon & Oak
Whisky e Quercia, così si traduce questo sito che è dedicato a tutte le cose 'bourbon'- in questo caso nel senso dello spiritoso. Non si dimentica però il vero bourbon -il whisky del Kentucky. Per questo si fanno recensioni e valutazioni su whisky di segale, scotch, e altri alcolici tipo birre artigianali.
Da aggiungere poi anche delle ricette, per accompagnare il tutto. Il sito, formato blog, Bourbon & Oak è stato aperto nel marzo dello scorso anno da Timothy Doty un giovane che si prefigge di dare notizie e informazioni per la scelta del bourbon preferito e di qualità.
In verità Timothy Doty era partito dal recensire birre, ma lo 'spirito' lo ha portato verso il bourbon e con questo a tutto ciò che ha a che fare con un buon bere.


Un altro sito web è Bourbon & Burlesque
Qui si reclamizza il locale 1923 Bourbon & Burlesque a Las Vegas. Il cabaret si trova all'interno del Mandalay Bay Casinò.
Questo locale ci riporta all'epoca del Proibizionismo con ballerini, cantanti jazz e grazie alla regia di Holly Madison (famosa modella di Playboy)saremo trasportati nel burlesque più avvincente.
Nell'atmosfera speakeasy -ovvero di un esercizio commerciale che vende illegalmente bevande alcoliche- potremo gustare i migliori whiskey bourbon. Così dice la pubblicità.

martedì 10 giugno 2014

Parliamo di orgasmo femminile

In questo blog parliamo di Bourbon e Viagra e delle sue attinenze con il piacere, soprattutto sessuale. Diviene allora indispensabile parlare dell'orgasmo femminile.
Per molti uomini l'orgasmo femminile rimane un mistero e per tante donne un desiderio insoddisfatto. Un peccato. Con la scoperta del Viagra si spera che gli uomini imparino a procurare il piacere alla loro partner. Questione di amore e rispetto. Questione delicata che non esclude la sensibilità di ognuno
Già nell'antichità ci si occupava di dell'orgasmo femminile e il Kamasutra era un testo antichissimo che riportava le posizioni utili a procurare l'orgasmo femminile: quello clitorideo e quello vaginale. Già la donna ha due tipi di orgasmo. A differenza dell'orgasmo maschile, che è semplice e spettacolare e si raggiunge con una pirotecnica schizzata di sperma, quello della donna è più complesso, meno evidente ma merita tutta l'attenzione.
Vediamo in che cosa si differenziano i due tipi di orgasmo femminile. Quello clitorideo è quello più facile da indurre e si basa sulla stimolazione del clitoride femminile: ha una analogia con la masturbazione maschile. Qui si tratta di sfregare con le dita, con la bocca e la lingua il clitoride. L'orgasmo vaginale, dove entra in funzione il mitico punto G, va stimolato all'interno della vagina solitamente attraverso il glande, la punta del pene. la parte sensibile e ricca di terminazioni nervose è posizionata nel canale vaginale a circa 3-8 centimetri dalle piccole labbra. Questo orgasmo vaginale è un mondo a parte: qui il piacere sessuale cresce più lentamente ma perdurando più a lungo.
Ad ogni modo bisogna sapere che l'orgasmo è frutto anche di una intesa tra le coppie: vuol dire imparare a fare l'amore, sapere comunicare con i corpi e conoscere i tempi di ognuno. I tempi necessari ad ognuno per trovare il proprio piacere. Per concludere questo breve post sull'orgasmo femminile bisogna dire che l'orgasmo, oltre che essere un loro diritto, è essenziale per la salute delle donne. Quindi l'orgasmo deve essere sempre presente ogni volta che si fa l'amore.
Buon orgasmo a tutti.

martedì 15 aprile 2014

Quali cibi per l'amore?

Una volta molti cibi venivano considerati afrodisiaci, nel senso che stimolavano le proprietà amatorie; oggi invece per il segretario generale della Società Italiana di Urologia, Vincenzo Mirone, spazza via certi luoghi comuni su quegli alimenti.
Allora via il peperoncino da sempre considerato un alleato dell’uomo per la vita amorosa, può invece rivelarsi in molti casi un nemico. Se, infatti, è vero che, grazie al suo effetto vasodilatatore, porta maggiore afflusso di sangue al pene, è altrettanto vero che si tratta di un alimento irritante per la prostata, e l’irritazione prostatica porta ad un‘accelerazione dell’eiaculazione e dunque ad un forte danno per la sessualità.
Via anche i superalcolici, il luppolo e quindi la birra, i frutti di mare e il pepe.
Per quanto riguarda l'attività fisica, sempre per la Società Italiana di Urologia, bene corsa, calcetto e tennis ma attenti al sollevamento pesi e soprattutto la bicicletta, che può rivelarsi dannosa per l’apparato genitale.
queste notizie sono state riprese dal sito http://www.ladyblitz.it/
Per rimanere nello spirito del blog, aggiungo il link di un film del 1964 e quindi di 50 anni fa che racconta alcune divertenti storie su il sesso e il costume di allora.
Riguardo al cibo e alla bicicletta (su menzionati) c'è l'episodio dei bomboloni che è molto spiritoso.
Ecco il film: Frenesia dell'estate completo su youtube

domenica 6 aprile 2014

Notizia vera: Si è amputato il pene e l’ha gettato oltre il muro

Quello che è raccontato da una barzelletta è successo veramente: protagonista un trentenne residente a Livorno, ma di origine straniera, si è amputato il pene con un coltello. Il fatto è avvenuto in un parcheggio di mattina presto.
La cronaca su Il Secolo XIX dice che dopo essersi evirato, ha tamponato la ferita con bende e ghiaccio che aveva portato con sé per contrastare l’emorragia. Quindi ha chiamato soccorso col telefono. Non è la prima volta che il trentenne tentava di evirarsi: in passato aveva già tentato, ma senza riuscirci e il personale del 118 era intervenuto in tempo.
La barzelletta invece si conclude con la frase famosa, pronunciata dall'evirato: Finalmente! Era da trent'anni che mi stava sulle balle.

domenica 30 marzo 2014

The Rose di Bette Midler

Un momento topico del romanzo Bourbon & Viagra è quando viene cantata la canzone, di Bette Midler, The Rose.
Ecco il video con l'interpretazione emozionante insieme alla traduzione:

The Rose
Qualcuno dice che l'amore è un fiume
Che affoga tra le canne.
Qualcuno dice che l'amore è un rasoio
Che lascia la tua anima sanguinare.
Qualcuno dice che l'amore è una fame,
Un bisogno doloroso e senza fine.
Io dico che l'amore, è un fiore,
E il suo unico seme.

E' il cuore che ha paura di rompersi
Che non impara mai a ballare.
E' il sogno che ha paura di svegliarsi
Che non prende mai l'occasione.
E' colui che non sarà preso,
Che non riesce a dare,
E l'anima ha paura di fare
Che non impara a vivere.

Quando la notte è stata troppo solitaria
E la strada è stata troppo lunga,
E pensi che l'amore è solo
Per il fortunato e per il forte,
Basta ricordare che in inverno
Molto al di sotto della fredda neve
Si trova il seme che con l'amore del sole
Nella primavera diventa una rosa.

sabato 22 marzo 2014

Una pillola blu per gli anni neri - le pillole di Mussolini

Come si sa Benito Mussolini aveva molte donne; qualcuno sostiene che furono 400, ma quelle che contarono davvero furono poche. La più famosa e che condivise il tragico destino con il Duce fu Claretta Petacci. In un saggio di Roberto Olla, Dux - Una biografia sessuale di Mussolini, (Rizzoli, pagg. 440, euro 21) si racconta che per soddisfare sessualmente le amanti e specialmente Claretta da cui lo dividevano parecchi anni, si aiutava con un antenato del Viagra: Hormovin
Da copulatore compulsivo e seduttore seriale, Mussolini aveva bisogno di tenere alta la sua fama e l'uso di pillole fu conseguente.
L' Hormovin veniva prodotto da un laboratorio tedesco della Ruhr, e lo ordinava per Mussolini il padre di Claretta che era medico. Questa pillola blu degli anni neri conteneva due principali sostanze attive: la Muira puama e l’Yohimbine idrocloridrato.
La Muira puama (Ptychopetalum olacoides) è un arbusto brasiliano che si trova nelle foreste dell’Amazzonia, dal quale gli indigeni, che lo chiamano legno potente, fabbricano un’infusione dalla corteccia e delle radici che poi viene applicata al pene e testicoli. L’Yohimbine idrocloridrato, invece, è un alcaloide proveniente da diversi alberi esotici fra cui la Rauwolfia serpentina (radice di serpente indiana). La sua corteccia è un ben noto afrodisiaco.
L'Hormovin potremo chiamarla la pillola del nonno. Così insieme a Libro e Moschetto aggiungeremo per il dittatore Pillole e Sesso

martedì 11 marzo 2014

Il consumo di Viagra in Italia...risparmioso!

Interessante articolo su Il Secolo XIX riguardante la spesa in farmaci: si risparmia solo su il Viagra. Gli italiani consumano molte medicine e quelli rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale -ovvero quelli di fascia A -sono in aumento. Tutto anche per una scarsa informazione; come quella che riguarda i farmaci generici. Per gli altri -quelli di fascia C- c'è un consumo più oculato e per quanto riguarda il Viagra, così dice l'articolo:
'Ma in tutta questa disinformazione c’è un’eccezione in cui la gente (anzi i maschi italiani) dimostra di essere informatissima. E’ il caso del Sildenafil di DOC, il generico del famoso Viagra, ha ormai fatto scuola: prima è arrivato il generico in formulazione classica e poi, a distanza di pochi mesi, la formulazione masticabile che ha ampliato le possibilità di scelta del paziente e le prospettive del mercato. «Sono pochissimi i casi di successo dei generici in fascia C - afferma Pasquarelli - e un’eccezione è rappresentata dal Sildenafil. Il successo è legato al fatto che il Sildenafil rientra in quella piccola classe di prodotti che hanno un richiamo mediatico: la notizia della sua introduzione a mercato è stata diffusamente ripresa dai media. E ancor di più i media hanno sottolineato la differenza di prezzo esistente tra il generico e il Viagra. Senza questo richiamo mediatico le quote di mercato del Sildenafil generico sarebbero state decisamente più basse e probabilmente in linea con la media del mercato. Invece, - conclude Pasquarelli - a soli 6 mesi di distanza dal lancio, il generico di Viagra ha raggiunto una quota di mercato superiore al 50%,performance rara tra i generici di fascia A e unica tra quelli di fascia C'.

lunedì 3 marzo 2014

Consigli da una rivista americana...e varie

Dal sito Salon.com ho letto un articolo che elenca alcuni punti esilaranti sul sesso che tutti gli uomini dovrebbero ignorare.
Alcuni sono davvero interessanti. Spesso si consiglia alle donne pratiche di trasgressione come quella di presentarsi con un barattolo di Nutella per rendere un pompino più dolce...pratica che poi si può fare nel senso inverso, rendendo la vagina più appetitosa;
ma una rivista (Men’s Health) spiega che la saliva maschile ha 10 e 15 volte più testosterone e che un bacio alla francese rende la femmina più disponibile stimolando il suo interesse sessuale molto di più. Anche gli sputi a questo riguardo allora aiutano.
Altro consiglio è mangiare caramelle alla menta; dopo basterà soffiare sugli organi sessuali per ottenere, con l'effetto fresco dell'alito, un piacevole stimolo.
Oltre la caramella si può provare pure la grappa alla menta; questa si può versare sull'ombelico e dopo averla bevuta da lì si dovrebbe scendere e soffiare un freschissimo alito stimolatore sui genitali.
Altra interessante pratica, che le donne possono attuare al partner, si può creare con la masturbazione del pene dopo averlo avvolto con una collana di perle: il movimento su e giù troverà nello srotolamento delle perle un piacevole corroborante.
Bisogna anche sapere che corteggiare altre donne eccita la vostra compagna. Le donne non lo ammettono ma la gelosia le eccita sessualmente: essere desiderati aiuta.
Si può fare l'amore anche con la faccia, Giocando con le labbra infilando la lingua facendola roteare e poi imitando la penetrazione entrando ed uscendo dalla sua bocca, è un preliminare che merita attenzione all'espressione del viso. Gli sguardi sono determinanti: si consiglia quindi di provare prima davanti allo specchio per non fare la figura di uno struzzo.
Questi consigli che ho tradotto liberamente sono stati scritti da una donna: Anna Pulley


A proposito non avevo ancora segnalato l'articolo di Stefano Bigazzi in occasione dei consigli dei libri da regalare sotto Natale...ecco:
da segnalare Bourbon & Viagra, che potrebbe manifestarsi come un connubio tra la cantina e la farmacia, accontentando e il corpo e lo spirito. Romanzo visionario (psichedelico il termine appropriato) di Giorgio Boratto (liberodiscrivere@, 120 pagine 10 euro) alla maniera on the road, ritmato e giocoso, raccontando di uno strampalato cantante country dedito al whiskey e al rock, tra una sorpresa e l'altra, in viaggio verso il paradiso dei folk singer.

mercoledì 19 febbraio 2014

Spettacolo: Incontro tra due cantautori...

Ecco il video -Grazie a Bruno Cherin- dello spettacolo improntato sul mio libro e le canzoni del cantautore Felice Facile Simeone e la speciale partecipazione di Pino Hotz.

Speriamo di riproporlo in qualche altro locale prossimamente. Mi aspetto da tutti un 'mi piace' di incoraggiamento.
Grazie-

mercoledì 5 febbraio 2014

Un film che raccoglie lo spirito country

L'affascinante Gwyneth Paltrow ha interpretato il film Country Strong un film del 2010 dove insieme a lei c'erano Tim Mc Graw, Garrett Hedlund e Leighton Meester.
Il film arrivò in Italia nel 2011. La canzone Coming Home, interpretata da Gwineth Paltrow fu candidata al Golden Globe. Qui il video.

Nel mio libro scrivo:
C'è un giovane -si fa per dire- che un po invidio, è Tim McGraw. Lui ha fatto un successo incredibile...un po come Kris Kristofferson, ma lui è stato forse più intelligente. Anche lui ha sposato una collega cantante, Faith Hill, ma ha messo tutto a frutto. A 39 anni aveva già una stella sulla celeberrima Hollywood Walk of Fame. Però mi consolo, presto avrò un posto al Country Music Hall of Fame and Museum. Anch'io ho la mia fama. Tim McGraw è anche attore, il suo ultimo film Country Strong mi è piaciuto. Nel film c'è Gwyneth Paltrow che interpreta una cantante country alcolizzata. Classico. Un altro spaccato del nostro mondo, che vive tra successi e delusioni; tra amori e chiusure.
Qui il video con alcuni frammenti del film con la canzone: Me and Tennessee cantata da Gwyneth Paltrow insieme a Tim Mc Graw

In questo film c'è raccolto lo spirito country. Una dimensione dell'anima molto americana.

venerdì 31 gennaio 2014

Rosanne Cash: una scoperta

Con l'uscita del suo ultimo album di canzoni: The River & The Thread ho scoperto la cantante compositrice Rosanne Cash, figlia del grande Johnny Cash.
Devo dire che non conoscevo questa artista e ascoltando le sue ultime canzoni sono state per me una rivelazione: ha una vena country con accenti blues e folk. Insomma una bella scoperta.
Rosanne Cash è nata nel 1955 ed la prima figlia di Johnny Cash avuta dalla prima moglie Vivian Liberto.
Dal 1978 ad oggi Rosanne Cash ha pubblicato 17 album di canzoni ed ora mi riprometto di ascoltarli...almeno quelli che trovo

Su Rockol.it, il webmagazine specializzato nel recensire musica, Alfredo Marziano scrive:
Fotografata di spalle, una donna scruta l'orizzonte da un ponte eretto sul fiume Tallahatchie, Mississippi: proprio quello da cui si gettava il protagonista di "Ode to Billie Joe" di Bobbie Gentry, classico anni Sessanta della canzone americana intrigante, scuro e misterioso come un racconto Southern Gothic. E' un luogo cardine di quella "mappa dell'anima sudista" che Rosanne Cash , figlia primogenita del Man in Black Johnny Cash e della sua prima moglie Vivian Liberto, ha saputo disegnare in questo straordinario disco scritto e realizzato insieme al marito, produttore e raffinato chitarrista John Leventhal (uno che quando si tratta di manipolare con cura e competenza i materiali della roots music americana non vale meno di T-Bone Burnett) per sigillare una trilogia iniziata con "Black Cadillac" (2006) e proseguita con la raccolta di cover "The list" (2009).
Il seguito potrete leggerlo al link rockoil.it:
Qui una canzone di Rosanne Cash su YOUTUBE:

lunedì 20 gennaio 2014

I diari del Viagra

Un libro uscito in Italia lo scorso anno che ha nel titolo il Viagra è: I diari del Viagra. Romanzo di Barbara Rose Brooker edito da Rizzoli.
La trama: Anny Applebaum, giornalista e pittrice per hobby, ha superato da poco i sessanta. È separata, con figli grandi, e da anni non ha contatti gratificanti con l'altro sesso. Ma non per questo è disposta a rassegnarsi a una vita solitaria e tranquilla. Quando la caporedattrice del San Francisco Chronicle le comunica che la sua rubrica settimanale sta perdendo lettori e ha seriamente bisogno di ritrovare mordente, Anny non ci pensa due volte: si iscrive a un sito di appuntamenti online e si getta con entusiasmo in una girandola di nuovi, imprevedibili incontri. Così le sue esperienze con il mister X di turno diventano altrettanti articoli coraggiosi, provocatori e sinceri su cosa significhi rimettersi in gioco, anche sessualmente, in età matura.
L’autrice, nativa di San Francisco che è anche il palcoscenico del suo romanzo, scrive, dipinge, tiene seminari, è un’attivista per i diritti umani e da anni lotta contro la discriminazione legata all’età. E’ lei la promotrice della prima age march della storia, per l’orgoglio dell’età e contro la age discrimination, che si è tenuta sulle sponde del Pacifico l’8 agosto del 2010.
Da questo romanzo sarà tratta una nuova serie tv per la HBO. A produrla sarà Darren Star, lo stesso di "Sex and the City", e ad interpretare la protagonista la bravissima Goldie Hawn, 65.
I Diari del Viagra è un romanzo che seppur leggero, indaga una delle tematiche più calde degli ultimi anni: il fenomeno della cosiddetta generazione Viagra, quella degli uomini di mezza età che ringiovaniti grazie all'utilizzo delle famose pillole blu, ricercano incontri e, forse chissà, anche amore, attraverso i siti di appuntamenti su Internet.
Autore: BARBARA ROSE BROOKER
Titolo: I DIARI DEL VIAGRA
Editore:RIZZOLI Collana:NARRATIVA STRANIERA
Pagine: 320Prezzo: 9,90 EURO
Anno prima edizione: 2013ISBN

martedì 14 gennaio 2014

Spettacolo: Incontro tra due cantautori...uno vero e uno falso.

giovedì 16 gennaio 2014 alle ore 19
allo ZeroCover
presso Il Pasto di Varsavia
in via San Donato 13 a Genova
Nell'ambito del programma di appuntamenti del giovedì con
reading, aperitivi e cene d'autore denominato:
OLTRE I SOGNI

Ci sarà lo spettacolo ideato da me e Felice Facile:
'Incontro tra due cantautori: uno falso e uno vero, con la musica, le parole e la vita reali'

l'incontro tra Martin Hedger, un cantautore country (di fantasia) del Missouri,
e Felice Facile, un cantautore irriverente (reale) genovese.


Felicefacile Simeone

Martin Hedger è il protagonista del mio romanzo: Bourbon & Viagra edito da liberodiscrivere@



Giorgio Boratto

Nell'occasione saranno eseguiti alcuni brani musicali originali, accompagnati dalla lettura di pagine del libro, con i testi di canzoni citate. Coordinamento musicale a cura di Pino Hotz


Pino Hotz