Il mio libro Me lo dai un bacio?

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sabato 6 luglio 2013

L'interprete del libro: Bourbon & Viagra

Mi presento: sono Martin Hedger, un folks singer, un cantante di musica campagnola, music country; un cantante con stivali e cappello. Viaggio sulle orme di due grandi: Willie Nelson e Johnny Cash.
Johnny Cash è più vecchio di me di 10 anni, ho avuto modo di seguirlo e anche di incontrarlo. Ho fatto persino la richiesta di entrare nel gruppo degli Highwaymen...il gruppo con i quattro grandi esponenti di questo genere musicale, composto da: Johnny Cash, Willie Nelson, Waylon Jennings e Kris Kristofferson. Loro erano troppo importanti.
E' dalla metà degli anni '60 che giro il Nordamerica e ancora non mi sono stancato. Insomma ho i miei cavalli di battaglia che mi tengono su. Sono le canzoni che interpreto da molto tempo e che continuano a piacere. E' per questo che ho i fans, e soprattutto le fans da cui pesco la compagnia per la scopata quotidiana.
I miei eroi sono sempre stati i cowboys. In fondo è così.
My Heros Have Always been cowboys. Willie Nelson lo cantava.
Cowboys are special with their own brand of misery, from being alone too long.
I cowboys sono speciali per il proprio marchio di miseria e nello stare soli a lungo.

(...)

Io viaggio con la mia Harley Davidson 883, con carrello al seguito, dove c'è la mia chitarra e la valigia con tutto l'occorrente per i miei concerti e gli spostamenti. Viaggio da solo e spesso negli spettacoli mi faccio accompagnare da musicisti del luogo. Sono sempre in turnè. Meglio dire in tour: un giro che ripete le stesse tappe. I locali che frequento alla fine sono gli stessi. Stessi motel, stessi bar, stessi pasti. Cambiano le donne. Si fa per dire. Credo che alla fine si incontrino sempre le stesse persone. Come facciamo sempre gli stessi errori, ecco che scegliamo le stesse donne e loro certi tipi di uomini: una storia che si ripete.
Spesso mi sono incazzato davvero vedendo delle bellissime donne, che reputavo anche molto intelligenti, accoppiarsi con uomini che ritenevo di merda. Ma cosa ci fa quella con quel tipo?. Iniziavo sempre a farmi queste domande. Era invidia. Gelosia. Era qualcosa che sentivo come sottratto. Non lo so. Pensavo: ah, se quella figa venisse con me, sarei l'uomo più felice della Terra. Tutto sprecato. Quelle donne che ritenevo bellissime, rimanevano irraggiungibili per me. Avevano scelto quegli uomini che io ritenevo brutti, stronzi e ignoranti...ma cosa avranno per piacere a quella? Forse erano dei grandi amatori? No. Avevano il cazzo più duro?
Quelle unioni dovevano avere una spiegazione. Forse ubbidivano a leggi precise: magari a una qualche affinità psicologica, un'attrazione particolare. Ecco, avevo sentito parlare del Karma. Unioni che scontavano un piccolo karma. La ragione poteva essere quella: dovevano fare i conti con la loro crescita. Oppure: quel tipo ha bisogno di aiuto e io lo salverò. Sono pensieri che ancora mi frullano in capo. Forse non è neanche vero tutto quello che pensavo e penso: è che non si può avere tutto. Io ero come un bambino, desideravo la donna degli altri al pari di un giocattolo. In verità bambino lo sono ancora. Malgrado tutte le riflessioni continuo a incazzarmi e a desiderare le donne degli altri.
E' il mondo che gira così: si desidera quello che non si può ottenere.
Ma io non mi dovrei lamentare. Di donne ne ho avute e continuo a trovarne. E' come un gioco.
Un amico psicologo, uno strizzacervelli, mi ha detto che in fondo sto cercando sempre la mamma. Sarà. Io non ci credo. Io ho bisogno di scopare. Quella è la mia coazione a ripetere.

pagine tratte dal libro: Bourbon & Viagra

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